Ultime notizie

Cessione crediti edilizi a Poste Italiane: blocco fino al 2025

Poste Italiane blocca fino al 2025 l’acquisto di crediti edilizi e da Superbonus per prime cessioni da privati: le nuove regole dall’8 gennaio 2024.

Cambiano le regole per la cessione dei crediti edilizi a Poste Italiane per le quote annuali fruibili del Superbonus o altri bonus cedibili a partire dal 2024 in relazione a spese sostenute nel 2023 o a rate residue di spese degli anni precedenti.

Lo aveva già anticipato Poste Italiane in occasione della riapertura della sua piattaforma lo scorso ottobre, specificando che:

Dall’8 gennaio 2024 sarà possibile richiedere la cessione delle annualità fruibili solo a partire dal 2025, per crediti maturati a fronte di spese sostenute nel 2024 o a rate residue di spese sostenute negli anni precedenti.

Cessione crediti edilizi a Poste Italiane: le condizioni

Requisiti cessione bonus a Poste

  • Il servizio di cessione del credito a Poste Italiane è rivolto alle Persone Fisiche titolari originari di un credito d’imposta fra quelli indicati al paragrafo successivo e che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri (c.d. prime cessioni).
  • Dall’8 gennaio 2024, le richieste possono riguardare soltanto le quote annuali fruibili a partire dal 2025 in relazione a crediti maturati a fronte di spese sostenute nel 2024 o a rate residue di anni precedenti.
  • Poste Italiane valuta l’acquisizione unicamente di crediti d’imposta in relazione alla cui cessione il cedente si sia avvalso di entrambe le figure che seguono:
    •  intermediario fiscale riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate per effettuare la trasmissione del “modulo di esercizio dell’opzione di cessione del credito d’imposta” all’Agenzia delle Entrate.
    •  asseveratore.
  • Il totale dei crediti ceduti a Poste Italiane, comprensivo di quelli ceduti anteriormente alla riapertura del servizio, non può superare il limite di 150mila euro.
  • Al momento, Poste Italiane non acquista nessun credito d’imposta che sia stato oggetto di precedente trasferimento, inclusi i crediti d’imposta maturati a seguito di sconto in fattura.
  • La richiesta di cessione è riservata ai privati titolari di un conto corrente BancoPosta ed è accessibile esclusivamente attraverso la procedura online, con credenziali SPID.
  • Tutte le comunicazioni tra il cliente e Poste Italiane sono effettuate tramite email. A tale scopo, in fase di richiesta della cessione, il cliente deve indicare una casella di posta elettronica come recapito per ogni richiesta di informazioni e documentazione, con le tempistiche indicate ai fini della presentazione e lavorazione della richiesta.
  • La comunicazione di cessione sul sito di Agenzia delle Entrate deve essere effettuata solo dopo aver ricevuto l’accettazione contrattuale della proposta da parte di Poste Italiane, secondo quanto specificato di seguito.
  • Fino all’accettazione da parte di Poste Italiane sulla piattaforma cessioni crediti d’imposta dell’Agenzia delle Entrate, il cliente può recedere senza penali mediante l’apposita funzione di annullamento online.
  • Poste Italiane non può accettare le cessioni con remissione in bonis, in quanto non rappresenta un soggetto autorizzato dalla specifica normativa.
  •  Superbonus, credito d’imposta ai sensi dell’art.119 del Decreto Rilancio (DL n. 34/2020), ripartito in 5 quote annuali o in 4 quote annuali per le spese sostenute dal 2022.
  •  Altri Bonus cedibili ai sensi dell’art. 121 del Decreto Rilancio (DL n. 34/2020):
    •  Ecobonus ordinario (efficienza energetica e installazione di impianti fotovoltaici), ai sensi dell’art. 14 del DL n. 63/2013 e dell’art.16-bis, comma 1, lettera h) del Tuir, ripartito in 10 quote annuali;
    •  Sismabonus ordinario (misure antisismiche), ai sensi dell’art. 16, commi da 1-bis a 1-septies del DL n. 63/2013, ripartito in 5 quote annuali;
    •  Ristrutturazione (recupero patrimonio edilizio), ai sensi dell’art. 16-bis, comma 1, lettere a) e b), del Tuir, ripartito in 10 quote annuali;
    •  Recupero o restauro facciate, ai sensi art. 1, comma 219 e 220, della L. n. 160/2019, ripartito in 10 quote annuali, cedibile solo per le rate residue a partire dal 2024 in poi;
    •  Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, ai sensi dell’art.16-ter del DL n. 63/2013, ripartito in 10 quote annuali;
    •  Eliminazione delle barriere architettoniche, ai sensi dell’art. 119-ter del Decreto Rilancio, a fronte di spese sostenute dal 1° gennaio 2022, ripartito in 5 quote annuali.

Come accedere al servizio di Poste per la cessione crediti

  1. Verificare se si è in possesso dei requisiti per la cessione del credito.
  2. Accedere alla piattaforma online di Poste Italiane utilizzando le credenziali SPID.
  3. Compilare il modulo di richiesta di cessione del credito, caricando online entro le tempistiche indicate di volta in volta la documentazione necessaria.
  4. Attendere l’esito della valutazione da parte di Poste Italiane, che verrà comunicato via email.

A quanto compra i Bonus edilizi Poste Italiane

Il corrispettivo riconosciuto da Poste Italiane per i bonus edilizi venduti è calcolato come percentuale sul valore nominale del credito d’imposta ceduto e varia in funzione della tipologia di bonus e delle annualità cedute.

L’importo liquidato per la cessione di crediti d’imposta con recupero in quattro, cinque e dieci anni (con cessione di tutte le annualità) è pari a:

  •  94 euro per ogni 110 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi relativi al Superbonus 110 con recupero in 4 anni (pari all’85,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato).
  •  84,5 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus 110% con recupero in 5 anni (pari all’84,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato).
  •  70 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus 110% con recupero in 10 anni (pari al 70% del valore nominale del credito d’imposta maturato).

Documenti per la domanda

Dopo la sottoscrizione della proposta, è necessario fornire la documentazione richiesta per mail. A titolo di esempio:

  • Copia asseverazione completa di timbro professionale.
  • Dichiarazione dell’asseveratore sull’effettivo svolgimento dei lavori e la congruenza rispetto al valore dell’immobile, completa di timbro.
  • Copia polizza assicurativa di R.C. professionale dell’asseveratore comprensiva della copia del documento di riconoscimento e del tesserino professionale.
  • Contratti di appalto tra i soggetti che hanno realizzato i lavori ed il committente oppure contratti di prestazione d’opera con eventuale certificazione SOA se prevista.
  • Titolo edilizio abilitativo (es. CILA/CILAS/SCIA) oppure, per interventi in edilizia libera, dichiarazione sostitutiva in cui sia indicata la data di inizio lavori e attestato che gli interventi rientrano tra quelli agevolabili ai sensi della normativa vigente.
  • Notifica preliminare dell’avvio dei lavori all’azienda sanitaria locale con ricevuta di trasmissione, o se non dovuta dichiarazione sostitutiva che attesti tale circostanza.
  • Auto-dichiarazione del cliente che attesti la sussistenza di tutti i requisiti di legge, pro tempore vigenti, per la detrazione e la cessione, datata, firmata e completata con la copia del documento e il codice fiscale.
  • Per interventi di efficienza energetica, la documentazione prevista dall’articolo 6, comma 1, lettere a) e c) del DM del 6 agosto 2020:
    • relazione tecnica depositata presso il comune di cui all’art. 8, comma 1, del dlgs 192/2005 o provvedimento regionale equivalente, obbligatoria per interventi che beneficiano delle agevolazioni di cui all’art. 119 del DL Rilancio, con relativa ricevuta di deposito;
    • APE (Attestato di Prestazione Energetica) nei casi e con le modalità di cui all’art. 7 del DM del 6 agosto 2020;
  • oppure, per interventi  senza obbligo di tali documenti, dichiarazione sostitutiva che attesti tale circostanza.
  •  Per interventi su parti comuni di edifici condominiali, delibera di approvazione lavori e tabella di ripartizione spese tra condomini.
  • Copia dei bonifici con causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione e codice fiscale o partita IVA del destinatario del bonifico (nei casi consentiti, altre prove di pagamento).
  • Copia fatture, ricevute o altri documenti comprovanti le spese sostenute e prospetto riepilogativo di quadratura con i bonifici.
  • Copia documentazione della capacità reddituale o patrimoniale di chi richiede la cessione del credito, con riferimento al costo dei lavori eseguiti (es.: cedolino paga o dichiarazione dei redditi dell’ultimo anno).
  • Copia documento attestante il diritto di proprietà o godimento sull’immobile (es.: visura catastale storica per la proprietà, contratto di locazione o comodato d’uso per il godimento).

Tempi di approvazione della richiesta

Se tutti i controlli restituiscono esito positivo, le tempistiche stimate per l’accettazione da parte di Poste Italiane della proposta di cessione del credito d’imposta e successiva liquidazione del corrispettivo su conto BancoPosta del cliente possono arrivare a tre mesi, salvo i casi in cui siano richiesti ulteriori controlli preventivi da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Per tutti i dettagli, si può consulta la pagina dedicata al servizio di Poste Italiane.

Alessandra Gualtieri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *