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Edilizia: guida alla nuova patente a punti nei cantieri

La patente a punti nei cantieri edili dal 1° ottobre 2024: le nuove regole, i requisiti, le sanzioni e i correttivi allo studio sui nuovi obblighi.

La patente a punti nei cantieri, introdotta dal Decreto PNRR, dal 1° ottobre 2024 impone alle imprese un rigido sistema “a crediti” per la verifica della conformità a tutte le principali regole in ambito Sicurezza sul Lavoro.

In caso di violazioni e incidenti ripetuti scattano le sanzioni, ma si può via via arrivare fino alla sospensione dell’attività.

Il decreto dettaglia le irregolarità che fanno perdere crediti e la quantificazione delle multe, ma in arrivo potrebbero già esserci dei correttivi. Vediamo tutto.

I requisiti delle imprese per la patente nei cantieri

La patente a punti debutterà il 1° ottobre 2024, rilasciata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL).

Oltre all’iscrizione alla Camera di Commercio Industria e Artigianato e agli adempimenti degli obblighi informativi, il Decreto 19/2024 (articolo 29) impone che le imprese e i lavoratori autonomi nei cantieri siano in regola con:

  •  DURC (Documento unico di regolarità contributiva);
  •  DVR (Documento di valutazione dei rischi);
  •  DURF (Documento unico di regolarità fiscale).

Quando si perdono i punti della patente edilizia

Quando viene rilasciata, la patente ha 30 punti ma subisce decurtazioni nei seguenti casi:

  • violazioni previste dall’Allegato 1 del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (dlgs 81/2008), ad esempio assenza del DUVRI, o mancato utilizzo DPI – 10 crediti;
  • violazioni che espongono i lavoratori ai rischi indicati nell’Allegato XI del TU (es.: rischio caduta da altezze superiori a due metri, esposizione a sostanze chimiche, determinate tipologie di lavori molto rischiosi) – 7 crediti;
  • impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro (articolo 3, comma 3, dl 12/2012) – 5 crediti;
  • riconoscimento della responsabilità datoriale
    •  – 10 crediti per infortunio o inabilità temporanea assoluta e astensione dal lavoro per più di 40 giorni;
    •  – 15 crediti per inabilità (permanente, assoluta o parziale)
    •  – 20 crediti in caso di decesso di un lavoratore.

I crediti vengono scalati una volta emanati i provvedimenti definitivi nei confronti del datore di lavoro (a quel punto l’Ispettorato comunica la decisione e i punti vengono scalati entro 30 giorni).

Se la patente scende sotto i 15 crediti, non è possibile lavorare nei cantieri. Quindi, un grave incidente sul lavoro, vista la decurtazione di punteggio prevista, può escludere un’impresa dagli appalti per diversi anni. Viene comunque sempre portato a termine il cantiere aperto nel momento in cui si verifica l’incidente.Attenzione: nei casi di morte o inabilità permanente l’INL può scattare in via cautelativa la sospensione della patente fino a un massimo di 12 mesi.

Come si incrementano i crediti

  • Per recuperare i crediti è possibile frequentare corsi specifici (ognuno dei quali vale 5 crediti), anche se non vengono caricati subito.
  • La patente è comunque incrementata di 1 credito per ciascun anno successivo al secondo, sino ad un massimo di 10 crediti.
  • Il punteggio è incrementato di altri 5 crediti per le imprese che adottano modelli di organizzazione e di gestione conformi all’articolo 30 del TU (standard su attrezzature, regole su gestione dei rischi e organizzazione).

Un punto al centro del confronto tra Governo e parti sociali è la natura digitale della patente.

La legge non prevede infatti la realizzazione di uno specifico portale (per cui ancora non sono chiare le procedure attuative) ma è prevista un’apposita sezione del Portale nazionale del sommerso nella quale confluiranno i dati relativi alla patente nei cantieri.

Le modalità di rilascio e gli altri elementi procedurali sono demandati a un decreto ministeriale del Lavoro.

Patente a punti: ipotesi di correttivi

Per condividere con le parti sociali e datoriali eventuali proposte di emendamento alla legge di conversione del decreto, il Ministero del Lavoro ha avviato un tavolo tecnico. La prima riunione si è svolta lunedì 18 marzo, focalizzandosi sui seguenti punti:

  • ingresso delle imprese nel sistema e loro qualificazione;
  • sostenibilità tecnica dell’infrastruttura sottesa alla comunicazione delle informazioni relative alla patente a crediti;
  • connessione tra illeciti e perdita crediti;
  • strumenti specifici per il recupero dei punti.

Il prossimo incontro è fissato per martedì 26 marzo, ma non si esclude la possibilità di un anticipo, con l’obiettivo di «mantenere aperto un dialogo fattivo e costante con le parti sociali e datoriali per raggiungere insieme l’obiettivo di un più effettivo contrasto agli infortuni nei luoghi di lavoro».

Barbara Weisz

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